Enti locali, Mettiamo fine al Governo dell’Incertezza.

Il 2021, anche per gli Enti Locali, si preannuncia un anno catastrofico! La proroga dei termini disposta dal Governo per l’approvazione dei bilanci dei Comuni al 31 marzo è la prova del fallimento degli interventi posti in essere nel 2020. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha manifestato la necessità di chiedere lo slittamento dei termini per l’accumularsi di procedure da espletare a causa del Covid-19 e quindi per l’impossibilità di varare gli atti propedeutici alla manovra finanziaria in quanto vi è necessità di maggiori coperture da parte dello Stato.

Va bene posticipare i termini, ma per aspettare cosa? Per continuare a governare nell’incertezza? O per vedersi scaricate moltissime responsabilità per la gestione dei ristori e dell’ordine pubblico?

La crisi da covid ha costretto i Comuni a sobbarcarsi spese straordinarie per le quali non vi è stato un ristoro da parte del Governo. Tali spese sono state sostenute attraverso delle variazioni di bilancio per le quali si è andati a prelevare ingenti somme sui capitoli della manutenzione delle strade, del verde o addirittura tolte alla realizzazione di qualche opera pubblica.

I Comuni, per forza di cose e per necessità, sono stati costretti a marciare di pari passo con il Governo che, in maniera discontinua e spesso senza obiettivi certi, ha posto in essere con ritardo misure inefficaci e quasi mai risolutive. In conseguenza di ciò è saltata la pianificazione degli interventi e sono stati messi in crisi servizi necessari a garantire la sicurezza.

Altro dato, da non sottovalutare, è la flessione della percentuale del pagamento dei tributi che rappresenta una fetta importante della copertura delle spese di un bilancio. Su questo tema il balletto del Governo sul posticipo delle scadenze e l’illusione praticata al contribuente su un eventuale annullamento del tributo da pagare ha gettato uffici e cittadini nel caos più totale producendo, se mai ce ne fosse stato bisogno, insicurezza e un allentamento di fiducia nei confronti delle Istituzioni.

La manovra finanziaria varata a dicembre non ha previsto contributi straordinari e ancor peggio non ha allentato i meccanismi del bilancio per favorirne l’approvazione se non un piccolo e impercettibile aumento del Fondo di Solidarietà Comunale da destinare ai servizi sociali.

Da quest’anno, infatti,  l’accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità passa dal 95% al 100% delle somme iscritti negli accertamenti. Vuol dire che le Amministrazioni dovranno privarsi ulteriormente di liquidità per coprire l’eventuale tributo non pagato da cittadini e attività produttive.

In assenza di altre argomentazioni, di altre risposte e di altre soluzioni da mettere in campo per la salute degli Enti locali chiudo con una serie di interrogativi con la speranza che ad essi potrà presto corrispondere una risposta.

Non sarebbe meglio posticipare anche questo adempimento?

E per i mutui? Le banche saranno d’accordo a concedere un ulteriore proroga che per i Comuni significa recuperare liquidità?

Quali saranno i ristori del 2021. Verranno erogati? In quante tranche? Cosa riguarderanno?

Andrea Volpi