Assemblea Nazionale ANCI Giovani 2024 – Ambiente e sviluppo locale, le proposte dei giovani amministratori per le sfide future

MONTECATINI TERME– Ambiente e territorio: sviluppo sostenibile tra opportunità e criticità: questo il tema dell’ultimo panel operativo che ha concluso il confronto tra i giovani amministratori nell’ambito della XIII Assemblea di Anci Giovani che si chiude oggi a Montecatini Terme.

“Il crollo del Ponte Morandi è stato un momento di svolta per la vita della città, siamo riusciti a rialzarsi grazie alla solidarietà di tutti, ma soprattutto grazie al modello Genova che ci ha permesso di ripartire subito”, ha  affermato Francesca Corso, Assessora di Genova con delega al Marketing Territoriale, Politiche per i Giovani, Disagio e Solitudine, e Coordinatrice ANCI Giovani Liguria. Ma considerate le peculiarietà del territorio genovese, soggetto a frequenti alluvioni, “la nostra amministrazione ha aderito con convinzione al cosiddetto Patto dei Sindaci per avviare un insieme coordinato di iniziative per la lotta ai cambiamenti climatici”, ha spiegato. Da un lato si tratta di “lavorare per il raggiungimento per gli obiettivi come quello della riduzione delle emissioni e su questo  – ha rilevato l’assessora – stiamo procedendo con risultati positivi a partire dal 2018”. Ma altrettanto importante è programmare iniziative di sensibilizzazione ambientale: “Abbiamo sviluppato investimenti green per il 36% e ci stiamo muovendo sulle comunità energetiche per far capire ai cittadini quanto importante siano in termini di riduzione dei consumi”, ha sottolineato.

Secondo Marilisa Coppo, Assessora di Musile di Piave con delega all’Ambiente e Associazionismo relativo, Territorio, Ecologia, Tutela della Flora e della Fauna, Proloco: “Sostenibilità significa analizzare la relazione tra ambiente e uomo e questo comporta seguire la strada della sostenibilità: cercare, insomma, un nuovo equilibrio, con scelte responsabili e un approccio pragmatico senza ideologie. In questo senso tutti devono collaborare e per il mio territorio questo significa impegnarsi per la crescita della qualità della vita dei nostri cittadini. Il mio comune si trova su un tratto del fiume Piave, per questo sostenibilità da noi vuol dire in particolar modo prevenzione: per la preoccupazione delle alluvioni abbiamo ipotizzato numerose opere che però ad oggi non sono state purtroppo concretizzate per questioni ideologiche”.

In controtendenza l’intervento di Stefano Lombardi, Sindaco di Piana di Monte Verna e coordinatore Anci Giovani Campania. “Gli amministratori locali sono stressati da molti adempimenti burocratici che ci assorbono sempre di più, se siamo impegnati solo a fare questo, quando avremo il tempo per poter valorizzare il nostro territorio?”, si è chiesto il sindaco campano. Del resto, la stessa gestione dei progetti del Pnrr ha dimostrato che “esiste una forte carenza di personale e lo dimostra il fatto che il governo abbia dovuto mandare dei tecnici in aiuto delle amministrazioni comunale meridionali”. Altro tema per Lombardi è quello del dopo Pnrr: “Cosa accadrà dopo? Come amministratori siamo pronti a cambiare le nostre comunità, ma chiediamoci perché sempre meno giovani intendono candidarsi e partecipare alla vita pubblica. La verità è che le aree interne sono diventate meno attrattive e per uscirne dobbiamo darci una mano, ma dobbiamo darcela tutti”.


Beatrice Aimi, Assessora di Parma con delega alla Comunità giovanile, evidenzia in apertura del proprio intervento che: “Parma si è candidata a Capitale europea dei giovani 20227 con la sfida di fare sistema con i territori limitrofi. Promuovendo in primis alleanze tra cittadini, imprese e istituzioni: queste politiche hanno portato a un maggior ascolto delle istanze dei giovani. Riteniamo il tema della sostenibilità demografica, infatti, più importante dei cambiamenti climatici. L’Italia perde ogni anno un grande numero di giovani secondo i dati CENSIS , creando un’emergenza che colpirà anche le nostre imprese, per questo è necessario investire sulle competenze dei giovani. Parma è la prima città in Europa ad adottare formalmente uno strumento di valutazione dell’impatto delle politiche sulle future generazioni. L’adozione di queste linee guida permetterà infatti di sottoporre a valutazione in maniera trasversale le attività svolte da ogni settore, creando sinergie che permetteranno di portare miglioramenti concreti per i più giovani”.

Matteo Brizzi, consigliere comunale a Massa e Cozzile, è ambasciatore europeo per il clima, una figura ancora non molto conosciuta, ma importante per la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente: “Il Patto europeo per il clima riunisce gli amministratori e i cittadini per creare un ponte tra l’Europa e i territori. Sostenibilità è un impegno quotidiano da portare avanti nella nostra attività di amministratori per lasciare ai nostri figli un mondo migliore. Delresto l’UE, a livello istituzionale si sta muovendo come leader globale per la lotta al cambiamento climatico, tramite azioni quale il Green Deal. Ma è necessario anche un approccio dal basso verso l’alto, che coinvolga i cittadini e in questo caso i giovani come me. Ecco perché l’Unione Europea ha deciso di nominare un centinaio di ambasciatori per ogni Paese”.


Infine, secondo Andrea Volpi, Sindaco di Lanuvio e deputato della Commissione Lavoro della Camera, “troppo spesso subiamo gli indirizzi delle politiche comunitarie e statali e non abbiamo la capacità di organizzarsi. Per fare camminare i progetti del Pnrr servono risorse umane specializzate di cui bisognava rendersi conto prima dell’avvio, così come mancano risorse nei Comuni. Ma anche se il Pnrr è un momento decisivo, va ricordato che molto si sta facendo a livello centrale sulle politiche di coesione per consentire a tutte le istituzioni locali di spendere al meglio tutte le risorse comunitarie, come non è avvenuto in passato. Più in generale Volpi ha stigmatizzato la mancanza della capacità di pianificare insieme in termini ambientali: “Spesso siamo impreparati, subiamo il dover portare avanti delle misure di fretta, ma questo avviene fuori della pianificazione. Abbiamo la grande responsabilità di dover programmare le città del dopodomani, la sostenibilità ha comunque un costo e non dobbiamo rimanere vittima dell’ideologia”.

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